Si riparte per una nuova avventura

Benvenuti nel mio Blog

Ho dato volentieri, anche se con un minimo di apprensione, la mia disponibilità a candidarmi alle elezioni per il rinnovo del Consiglio Regionale della Sardegna in programma il prossimo 25 febbraio.

Appuntamento vicinissimo nel tempo, che richiede un impegno lucido e coraggioso, ma soprattutto il conforto di un sostegno sincero e responsabile.

Democrazia Solidale Sardegna

Demos nasce per dare un contributo alla rinascita della democrazia rappresentativa – alternativa all’antipolitica del populismo demagogico – che, esercitata con responsabilità e spirito di servizio, è lo strumento più efficace per connettere i bisogni delle persone con le istituzioni.

La terra è la casa comune della vita in cui la sovranità non appartiene solo all’essere umano ma a tutti gli esseri viventi. Una casa comune che deve essere tutelata come il bene più prezioso, partendo dal risanamento del degrado ambientale e debellando la cultura dello scarto che sta pregiudicando il futuro dei nostri figli e la vita nel pianeta.

Paradigma di Demos sono le encicliche di Papa Francesco “Laudato Sì” e “Fratelli tutti” con i suoi riferimenti all’ecologia integrale, che tutela allo stesso modo e con le stesse energie l’ambiente naturale e la vita che lo ospita, sia essa umana (collettiva e individuale) sia animale. Per superare gli ostacoli e le forti resistenze al cambiamento che si annidano nella società dello scarto: privilegi corporativi, corruzione, evasione fiscale, burocrazia ottusa, interessi divergenti dal bene collettivo, egoismo e illegalità.

Giornalista

Dopo la laurea in Scienze Politiche ho da subito intrapreso la professione giornalistica dapprima come Capo Ufficio Stampa della Camera di commercio di Cagliari quindi, a Videolina e nel Gruppo Unione Sarda. Oltre quello televisivo, fra conduzione del TG e di alcuni programmi (su tutti le “dirette” di Sant’Efisio e delle visite dei Papi in Sardegna) ho trovato spazio anche per collaborazioni con le pagine di cronaca e di cultura de L’Unione Sarda, testata per la quale ho curato la pubblicazione di alcune collane editoriali sui Santi di Sardegna.

Laico cattolico

La parrocchia di Sant’Anna e il quartiere di Stampace sono stati il terreno primo e privilegiato anche di un impegno ecclesiale, sfociato in iniziative sociali come la “Cooperativa Stampace” – frutto di questa simbiosi parrocchia-quartiere – per il recupero delle abitazioni e delle macerie della guerra del ’43.

Consigliere comunale nella sindacatura di Paolo De Magistris (1985-1990) ho sempre cercato di animare, a livello rionale e cittadino, un dibattito serio e appassionato sulla città, con iniziative culturali ed ecclesiali.

Parliamone insieme

Questa tornata elettorale, per la brevità dei tempi a disposizione, deve conoscere giocoforza nuovi ambiti di dialogo e confronto che sostituiscano comizi, incontri settoriali, dibattiti pubblici.
Ti propongo questa piazza virtuale dove poterci incontrare, scambiandoci brevi messaggi, comunicazioni e suggerimenti come anche critiche e proposte. Sarà il nuovo modo di conoscerci e dialogare tra di noi in attesa, magari, di poterla fare in una stagione prossima.

Blog

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Credo che, decisivo per un sì alla candidatura, sia stato il magistero di Papa Francesco che non si stanca di richiamare tutti i fedeli della sua «Chiesa in uscita» a sporcarsi le mani nell’impegno quotidiano, quindi anche nella politica. Candidarsi con Demos ne è stata la conseguenza logica e immediata, in quanto partito che si ispira alle encicliche papali facendone, in estrema sintesi, il suo programma e la sua bussola.

Gli analisti politici sono tutti concordi nel dire che le due categorie più numerose degli astensionisti sono, significativamente aggiungo io, i poveri e i giovani. Nel poco tempo a disposizione sono proprio loro che vorrei raggiungere con tutti i mezzi a disposizione. C’è troppo fatalismo, troppa rassegnazione e, di conseguenza, troppa distanza: «Tanto nulla mai cambierà» è il ritornello che bisogna capovolgere. Tutto può cambiare, a cominciare dal mio voto.

Io credo la sua ispirazione cattolica, cioè – per stare alla traduzione dell’aggettivo “cattolico” – universale, valida cioè per tutti, a prescindere da razza e appartenenza sociale o culturale. Quando parliamo di economia, di energia, di accoglienza abbiamo davanti ogni persona senza alcuna differenza di razza o di provenienza. Convinti come siamo che il futuro sia quello di una società, quindi di un’umanità, senza barriere culturali o di colore della pelle.

Io credo nessuno. Demos presenta una lista di cattolici, non una lista dei cattolici. C’è una bella differenza. Tutti coloro che hanno dato la loro adesione sono persone che vivono la fatica quotidiana di essere cattolici, che sperimentano il limite di questa scelta. Essere battezzati non significa essere vaccinati contro l’errore e il peccato, essere immunizzati dall’egoismo e dall’autoreferenzialità. Al contrario, significa farsi vicini, farsi prossimo a chi sperimenta marginalità, emarginazione, sconfitta sociale.

È una domanda che richiederebbe ben più delle poche righe di questa risposta. Dico solo che il buon Dio ci ha regalato, a gratis, come direbbe qualcuno, un vero paradiso terrestre. Difendere questa natura, i suoi paesaggi, le sue comunità è nostro dovere primario. Dai trasporti all’urbanistica, dall’agricoltura al turismo ogni proposta deve essere declinata a partire da questo “comandamento”: «ama la tua terra come te stesso». Da questa legge di libertà, a partire da questo, tutto ci viene concesso, tutto è lecito. Partiamo da qui.

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